A Castelfiorentino, come nella maggior parte delle città italiane troverete molte chiese, la maggior parte delle opere d’arte che potete ammirare nel nostro territorio furono commissionate proprio per abbellirre ed adornare, le chiese, le cappelle di famiglia e i luoghi di culto cittadini.
Santuario di Santa Verdiana
Il Santuario di Santa Verdiana, patrona di Castelfiorentino, è il fulcro di un’area di grande interesse storico e rappresenta un prezioso e unitario esempio di architettura e decorazione fiorentina barocca, infatti sulla facciata disegnata dall’Architetto Bernardo Fallani si trovano alcune statue di Ignazio Miert. L’interno, a pianta basilicale con tre navate suddivise da pilastri, fu progettato da Giovan Battista Foggini: nella volta a botte centrale, affreschi di Alessandro Gherardini e nella cupola della tribuna dipinti di Matteo Bonechi. Le cupolette nelle navate minori furono affrescate nel 1716 da Agostino Veracini, insieme ad altri pittori, con Storie di Santa Verdiana. Dalla navata mediana si scende a una cella sotterranea dove, secondo la tradizione, Santa Verdiana trascorse in ritiro trentaquattro anni. Da segnalare un bel dipinto di Jacopo Chimenti detto l’Empoli, sul quale mise mano più tardi anche Alessandro Gherardini, con La Vergine assunta tra i santi Antonio abate e Verdiana, del 1600. La tela La benedizione di santa Verdiana è di Giovan Battista Guidoni. All’interno del santuario sono custodite anche le esequie della Santa.
Pieve dei Santi Ippolito e Biagio
Ubicata in cima alla collina, all’interno della cinta muraria, circondata dal nuovo parco intitolato al Cardinale Silvano Piovanelli.
Un tempo intitolata al solo San Biagio, ha ereditato tutti i diritti un tempo spettanti alla più antica Pieve di Sant’Ippolito a Elsa (la Pieve Vecchia) che si trova tra le località Il Vallone e Renai. La Pieve presenta una navata unica conclusa con un’abside e con copertura lignea. Per le sue soluzioni decorative la chiesa è fra gli edifici in cotto più interessanti della Valdelsa.
Nell’abside si trova un crocifisso ligneo del XIV secolo e nella nicchia del fonte battesimale vi sono degli affreschi riproducenti Sant’Ippolito opera del 1428 e San Pietro martire del 1429.
Chiesa di San Francesco
Nelle vicinanze del Santuario di Santa Verdiana, è possibile visitare la Chiesa di San Francesco, dove si possono ammirare alcuni affreschi di Giovanni Del Biondo, il ciclo settecentesco di Agostino Veracini e di Pietro Anderlini. Nonostante la concezione spaziale complessiva sia quella del linguaggio gotico, l’edificio presenta ancora elementi romanici valdelsani. Si tratta di motivi strutturali, come l’impiego del laterizio, e formali, come la finestrella cruciforme, il portale risaltato rispetto al prospetto della facciata e le ghiere decorate degli archi. L’esterno della zona absidale presenta maggiori influssi gotici. Sempre in facciata ammiriamo numerosi stemmi in maiolica o in pietra serena di alcune personalità che hanno ricevuto sepoltura all’interno della chiesa e che appartenevano alle famiglie più importanti di Castelfiorentino quali gli Attavanti, i Becci, i Benvenuti, gli Alberini.
Collegiata dei Santi Lorenzo e Leonardo
Nel centro storico alto, si trovano le chiese più antiche, tra cui la Collegiata dei Santi Lorenzo e Leonardo, uno dei più antichi edifici realizzati in cotto della Valdelsa. La facciata mostra uno schema a capanna, incorniciata da forti lesene e con una bifora posta sopra al portale. L’interno, completamente rimaneggiato nel Settecento e nell’Ottocento, custodisce una serie di otto ovali con Storie di Santa Verdiana di Giovan Camillo Sagrestani, poste sugli altari laterali nel 1711. All’altare maggiore si trova il Crocifisso ligneo, opera del XIV secolo di Giovanni Pisano. Nell’abside si trovano le tele di Annibale Gatti. Da questa chiesa proviene l’opera simbolo del Museo di Arte Sacra di Santa Verdiana: la tavola con la Madonna col Bambino, databile al 1283-1284 circa, attribuita a Cimabue con la probabile collaborazione di un giovane Giotto.
Pieve dei Santi Pietro e Paolo a Coiano
Questo bellissimo edificio in stile romanico si trova su una delle direttrici della Via Francigena, che Sigerico, Arcivescovo di Canterbury, percorse tra il 990 e il 994. La pieve rappresentò per l’arcivescovo inglese, la XXI tappa (Mansio) del suo itinerario di ritorno da Roma verso l’Inghilterra e la località fu da lui definita Sce Peter Currant. La Pieve dei Santi Pietro e Paolo a Coiano rappresenta un tipico esempio del romanico pisano-volterrano con un impianto basilicale a colonne.
Monastero di Santa Maria della Marca
Sulla riva opposta del fiume Elsa, il Monastero di Santa Maria della Marca deve le sue origini alla visita che San Francesco fece a Castelfiorentino nel 1210. All’interno del complesso monastico è presente la Chiesa di Santa Chiara, dove si vede una parte di un probabile ciclo di affreschi attribuito a Niccolò di Pietro Gerini rappresentante “L’ultima cena” e sottoposto a minuzioso restauro. Altro dipinto presente nella chiesa e conservato nel monastero adiacente è la tavola “Madonna in trono con San Pietro e Santa Lucia, Sant’Antonio da Padova e Santa Caterina d’Alessandria” eseguito verso la fine del Quattrocento in ambito senese. Dai saggi effettuati, si è dedotto che sotto l’intonaco attuale siano presenti anche vari affreschi risalenti al Sei-Settecento. All’interno della nuova chiesa è invece conservata una croce dipinta da Lippo di Benivieni.
Info
Per saperne di più https://visitcastelfiorentino.it/services/edifici-di-culto/