Dichiarazioni che sostituiscono i certificati
Il cittadino può autocertificare:
- data e luogo di nascita
- residenza
- cittadinanza
- godimento dei diritti civili e politici
- stato civile (celibe, nubile, coniugato, vedovo, separato o divorziato)
- stato di famiglia
- esistenza in vita
- nascita del figlio
- morte del coniuge, del genitore, del figlio etc.
- iscrizione in albi o elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni
- appartenenza a ordini professionali
- titolo di studio, esami sostenuti (universitari e di stato)
- qualifica professionale
- titoli di specializzazione, di abilitazione, di formazione, di aggiornamento, di qualificazione tecnica
- reddito e situazione economica (anche ai fini della concessione di benefici e vantaggi di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali)
- assolvimento di specifici obblighi contributivi, con indicazione dell'ammontare corrisposto
- possesso e numero di codice fiscale
- partita IVA
- dati dell'anagrafe tributaria
- stato di disoccupazione
- qualità di pensionato e tipo di pensione
- qualità di studente o di casalinga
- qualità di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche, di tutore, di curatore e simili
- iscrizione presso associazioni o formazioni sociali di qualsiasi tipo
- tutte le situazioni relative all'adempimento degli obblighi militari, comprese quelle attestate nel foglio matricolare dello stato di servizio
- non aver riportato condanne penali e non essere destinatario di provvedimenti iscritti nel casellario giudiziale
- non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali
- il fatto di vivere a carico
- tutti i dati a diretta conoscenza dell'interessato contenuti nei registri dello Stato Civile (ad esempio la maternità, la paternità, la separazione o comunione dei beni)
- non trovarsi in stato di liquidazione o di fallimento e non aver presentato domanda di concordato.
Normativa
- D.P.R. n. 445 del 28/12/2000 - Testo Unico sulla documentazione amministrativa